Archivio mensile:settembre 2013

Fatevene una ragione

Io sono carnivora.

Così l’ho dichiarato subito e mi son tolta il pensiero. Ora andiamo avanti.

Mi sono resa conto di quanto l’alimentazione vegetariana e vegana siano, non solo un’abitudine alimentare, ma un vero e proprio stile di vita, una complessa serie di abitudini e convinzioni personali, che rendono l’argomento piuttosto scottante. Diciamo che possiamo aggiungere l’alimentazione tra gli argomenti “caldi” da non affrontare con gli sconosciuti, assieme ai grandi classici: politica, calcio, fede religiosa. Continua a leggere

Arrivederci e grazie di tutto

Oggi è morto un chirurgo.

Non saprei come definirlo altrimenti, o come, altrimenti, avrebbe voluto essere definito. Un chirurgo.

Lo sapevamo molto bene che sarebbe finita così, oggi o domani. Meglio oggi che domani, sinceramente.

La retorica della Morte vorrebbe che, ora, io ne parlassi come di un santo. No, non lo era. Non lo era per niente. Presuntuoso, accentratore e facile all’ira, non ricordo una sola seduta operatoria insieme, durante la quale non ci siamo accapigliati. Ma sempre nell’interesse del paziente. Sempre. Continua a leggere

Io ho scelto di scegliere

Oggi, come mi capita spesso, ho discusso. Sì, discuto spesso, sono mediamente rissosa, un mio collega dice sempre che mi sono laureata all’Università di Iena.

Oggi ho discusso a causa della Legge 194, non tanto sul diritto all’aborto, ma sul dover garantire alle donne l’ esercizio del diritto di abortire, come sancito dalla Legge italiana. In pratica mi sono malamente azzuffata con una collega, obiettrice di coscienza, che opera in un ospedale pubblico.

Non ho intenzione di spararvi il solito pistolotto sulla 194, se siete lettori di questo blog sapete perfettamente quale sia la mia opinione. Vorrei, invece, parlarvi di scelte. Scelte che, chi ha deciso di fare il mio mestiere, deve fare ogni giorno. Continua a leggere

Come in un telefilm

Tutti voi sapete benissimo quanto io detesti tutti i film, telefilm e reality ad argomento medico-sanitario. I motivi sono molteplici: innanzitutto non vedo per quale motivo io dovrei, nelle poche ore che passo fuori dall’ospedale, passare il mio tempo a guardare qualcosa che mi ricordi il lavoro, in secondo luogo, ma non meno importante, mi fanno venire l’orticaria tutti i refusi e falsi concettuali di cui sono imbottiti tali prodotti televisivi. Continua a leggere