Io, come immagino molti di voi, sono una che riesce a leggere i giornali solo alla sera quando torna a casa e, finalmente, mi concedo un minimo di collegamento con il mondo quando ormai il mondo va a dormire. Una vita in ritardo, o comunque alla rincorsa.
E, quindi, stasera, dopo cena e mentre sparecchio, butto un occhio ai giornali e trovo questo. Una storia tragica di lista d’attesa: troppo lunga e troppo intollerabile per il paziente, che finisce quasi in tragedia. In poche parole un bambino che deve essere sottoposto a tonsillectomia con grado di urgenza elevato deve attendere mesi, quasi un anno, per essere sottoposto a tonsillectomia. E, nell’attesa, si aggrava.
Come è possibile? Con tutte le risorse che la regione può vantare? Continua a leggere