Le reperibilità notturne sono, forse, la parte peggiore del nostro lavoro.
Il reperibile è quello che sta a casa con il telefono acceso e che per 12 ore, dalle 20 alle 8 del mattino, è disponibile per aiutare il collega, in turno in ospedale, in caso di interventi, o trasferimenti urgenti.
Esiste, chiaramente, una legislatura che regola le reperibilità, ma, sinceramente, non penso ve ne freghi più di tanto. Quello che però potrebbe essere interessante sapere è che, fino a qualche anno fa, per Legge, il reperibile: medico, tecnico, o infermiere che fosse, dovesse arrivare in ospedale entro 30 minuti dalla chiamata del centralino. Questo chiaramente determinava una serie infinita di problemi: innanzitutto dovevi andare a vivere entro un raggio di chilometri ben definito dal posto di lavoro, tenendo in considerazione non solo agenti atmosferici (la strada con il ghiaccio è percorribile in 30 minuti?), ma anche il traffico nelle ore di punta (io vivo in campagna, ma nelle metropoli certi tratti di strada li percorri prima a piedi che in macchina). Continua a leggere →