Il camice piombato pesa più del dovuto, mentre, con le gambe appena divaricate, sosto come una guardia svizzera alle spalle del chirurgo, le braccia conserte e un silenzio anch’esso di piombo, se non fosse per il rumore del bisturi elettrico.
“Vuoi che ti chiami qualcuno?”
Nessuna risposta. Continua a leggere