Oggi avevo un po’ di tempo libero e, come tutti quelli che hanno del tempo libero, mi sono dedicata ad uno dei miei hobby preferiti, un hobby che spesso sfuma nella perversione: attaccare rissa sui social su temi sanitari.
A mia parziale discolpa va detto che non me la sono proprio andata a cercare, diciamo che i miei amici, più o meno consapevoli delle mie debolezze, mi hanno sventolato sotto il naso un post di Free Vax, così come si fa con un drappo rosso per il toro, sapendo perfettamente che a certe tentazioni non so resistere.
Procediamo con ordine, innanzitutto, fino ad oggi, ignoravo completamente l’esistenza dei Free Vax, i No Vax mi sembravano già più che sufficienti come gruppo di ignoranti scellerati, che minano la salute pubblica. I Free Vax ne sono una declinazione di squisito taglio intellettuale, ovvero non sposano la tesi dei No Vax, in quanto troppo integralista, ma rivendicano il diritto di poter scegliere il piano vaccinale dei propri figli, personalizzandolo.
Che tenerezza.
Con tali premesse uno pensa: mecojoni, qui si disquisisce di immunologia e prevenzione di alto livello, si ridiscute il piano vaccinale nazionale, si discetta di scienza, medicina e igiene pubblica. Figo, sono sempre disposta al contraddittorio intellettuale e alla discussione scientifica.
Come non detto, sono degli ignoranti quanto i No Vax, ma si reputano meglio, perché rivendicano nobili diritti umani inviolabili, quali la libertà di pensiero e il libero arbitrio, peccato che manchino completamente di ogni base culturale per poterlo fare.
Ma partiamo dal casus belli.
Il capogruppo del partito, che nella mia città d’origine ha espresso il sindaco e parte della giunta comunale, ha caldeggiato, dal proprio profilo istituzionale, un’iniziativa riguardante una fiaccolata organizzata per sostenere il diritto di scelta sulle vaccinazioni da somministrare ai propri figli. Sì, avete capito bene, una carica politica istituzionale ha messo in dubbio, pubblicamente, la validità delle raccomandazioni del Ministero della Salute. Se, poi, ci mettete pure il girotondo di benvenuto e la presenza di relatori, tra i quali un medico già radiato dall’Albo, capite quanto tutto ciò possa suscitare delle grasse risate, se solo non fosse di una gravità sociale inquietante.
All’inizio ho mantenuto un basso profilo, leggendo qualche commento delirante, dalla madre che sosteneva il proprio diritto di fare con i figli come meglio credeva (ma da quando i figli sono proprietà privata, alla stregua dei mobili e delle stoviglie e non degli individui con diritti e doveri da tutelare?), all’invasata che gridava all’evidente pericolo che i bambini italiani venissero utilizzati come cavie dal resto d’Europa, cavie sulle quali vengono testati ben 10 vaccini contemporaneamente, come non è mai stato fatto nella storia! Ma quale Storia? La signora non credo abbia gran dimestichezza con i libri di storia e nemmeno con quelli di grammatica, a giudicare dai suoi post. Qualcuno metteva in guardia dalle Scienze Chimiche, che immagino siano una nuova realtà complottara, ultima e più infida diramazione delle assai più blande scie chimiche. La migliore in assoluto prendeva spunto dall’iniziativa per sproloquiare sulla precedente amministrazione e di come questi rischi, oggi evidenti per i nostri figli, derivino dalla scarsa attenzione per i giardinetti pubblici del sindaco uscente, ma questo è il bello della provincia.
Dopo un po’, però, mi sono imbattuta in post di persone tutt’altro che scarsamente alfabetizzate che, in italiano corretto e non senza una certa arroganza, dubitando pubblicamente sulla validità scientifica dei vaccini.
E lì non mi sono più tenuta.
Se si vuole argomentare di Medicina, così come di qualsiasi altra materia, ci deve essere un minimo di conoscenza di base, altrimenti è tutta fuffa. Io non mi permetterei mai di parlare di Fisica con un fisico, o di Filosofia con un docente universitario, per un semplice e banale motivo: sono ignorante, avrei pure le basi, perché sono materie che ho studiato al liceo, ma sono scarse e superficiali e assolutamente inadatte per un confronto alla pari, al massimo potrei mettermi lì ad ascoltare e imparare, certo non a mettere in dubbio le loro conoscenze.
Con la Medicina invece no, con la Medicina tutti si sentono in diritto di dire la propria, perché la salute è un argomento che riguarda tutti, come se il fatto che una volta mi sia caduta in testa una pigna faccia di me un’esperta di fisica gravitazionale di stocazzo.
Ho iniziato a chiedere a tutti gli “immunologi da tastiera”, prima ancora di discutere, se sapessero cosa fosse l’ “Immunità di Gregge”, perché se non si conosce questo concetto base è stupido parlare della possibilità di poter scegliere se vaccinare i propri figli.
In un post con centinaia di interazioni non sono riuscita a farmi rispondere da nessuno. Sono così ignoranti e arroganti non solo da non sapere cosa sia l’immunità di gregge, ma da non avere nemmeno la curiosità di andare a googolare in fretta il suo significato (ehi, hai il telefono in mano perché stai litigando con me, tra un post e l’altro vai a vedere di cosa sto parlando…).
Niente, il nulla, il vuoto cosmico delle loro zucche bacate, non un dubbio, non un cedimento, non una curiosità sana, non la voglia di elevarsi e conoscere.
Solo ignoranza, perché ignorano le basi e arroganza di pensare di poter discutere alla pari con chi ha più strumenti tecnici in mano.
La Medicina e la Scienza non sono democratiche, sono l’effetto di studio e impegno, tralasciando il fattore umano e emotivo, è una materia fredda, che si basa sulla sperimentazione rigida, sulla logica inconfutabile dei numeri, dei migliaia di casi, non sul cugino di mio zio che una volta è morto. L’esperienza personale non esiste, esiste solo la statistica.
Andate a studiare e poi venite a discutere, perché noi l’abbiamo già fatto e per un sacco di anni e ancora lo stiamo facendo, perché non ho bisogno di andare a googolare quattro stronzate su siti farlocchi, le nozioni di base le ho ben stampate nella testa e se ho dei dubbi mi appoggio alla letteratura scientifica.
Perché l’ignoranza è una colpa e se non potete studiare come noi, allora fidatevi di noi e del nostro lavoro e non preoccupatevi di Big Pharma, frutto delle vostre menti distorte, che almeno ci fosse ‘sta cazzo di Big Pharma a coprirmi di soldi per tutta la fatica che faccio ogni giorno per discutere con ignoranti e arroganti.